martedì 28 luglio 2015
Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, riceve il Commissario straordinario della Lega navale italiana, Romano Sauro.
giovedì 16 luglio 2015
Parliamo di comunicazione
Il progredire dei canali di
comunicazione sempre più basati sulle varie possibilità offerte dal web – siti
internet, social network, stampa digitale, etc. – ha reso sempre più
indefinito il confine tra comunicazione interna e comunicazione esterna, dando
luogo, di fatto, ad una comunicazione
sempre più integrata che, con rapidità, è in grado di raggiungere,
contemporaneamente, sia soggetti esterni tra i quali spiccano le Istituzioni,
sia soggetti interni intesi come Soci e
Strutture Periferiche. Se
è vero che tali canali di comunicazione consentono di raggiungere, con minori
costi e con rapidità, un sempre maggior numero di destinatari, è vero altresì che
occorre definire una strategia di comunicazione integrata in grado di veicolare
al meglio la comunicazione verso i soggetti che si intendono raggiungere,
avendo ben presente la pluralità di soggetti che, invece, vengono raggiunti
attraverso i vari canali di comunicazione.
L’osservazione quotidiana da parte della
Presidenza Nazionale della “notizie” sul Web che riguardano la Lega Navale
Italiana, ha consentito di rilevare
alcuni scostamenti dalle linee strategiche evidenziate in occasione dell’Assemblea Generale 2012 di
Messina e che, essenzialmente, richiamano la necessità di non identificare la
Lega Navale nella mera pratica della vela e nella disponibilità di posti barca
o anche dai corsi di istruzione per la nautica da diporto, ma di fare ogni
sforzo per valorizzare e promuovere gli altri campi nei quali si estrinseca
l’attività della Lega Navale, con particolare riguardo al sostegno culturale e
sociale dei giovani.
E’ stata per contro riscontrata una
proliferazione di comunicazioni riguardanti le attività veliche, non
controbilanciata da una altrettanta informazione circa gli altri settori nei
quali si concretizza la nostra attività di pubblico interesse che, invece,
sappiamo essere cospicua e rilevante. A ciò si aggiunge una eccessiva
informazione sui corsi di istruzione nautica finalizzati al conseguimento della
patente che, a volte, sembra quasi
veicolare una “pubblicità commerciale” piuttosto che una mera informativa di
carattere interno indirizzata ai propri soci; ciò, evidentemente, non aiuta a
promuovere la corretta immagine della Lega Navale Italiana né, tanto meno, la sua missione istituzionale. In
tale specifico settore è pertanto indispensabile che i destinatari
dell’informativa siano chiaramente e inequivocabilmente identificabili nei soli
Soci della Lega Navale Italiana onde evitare possibili contenziosi sia con le
istituzioni preposte al controllo delle nostre attività sia con soggetti
commerciali che operano nel medesimo settore.
mercoledì 24 giugno 2015
Nomina del Presidente Nazionale : la Presidenza della Repubblica risponde ad un nostro socio.
Questo il testo della lettera inviata al Capo dello Stato da uno dei nostri Soci:
"Onorevole Presidente della Repubblica
sono un Socio della Lega Navale Italiana, Ente Pubblico non economico, a base associativa, fondata nel 1897 a La Spezia, sottoposta alla vigilanza del Ministero della Difesa e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che, da oltre un anno ormai, è in pratica impossibilitata ad assolvere pienamente la sua missione istituzionale perché la carica di Presidente dell’Ente, così come quella di Vice-Presidente, scaduta improrogabilmente nel Maggio 2014, non è stata ancora rinnovata.
Vane sembrano essere state le iniziative promosse dai Delegati Regionali tese a risolvere la problematica in atto e tra le quali meritano essere ricordate la Petizione avanzata, in data 24 settembre 2014, al Presidente della Camera dei Deputati e al Presidente del Senato e l’incontro del 4 Marzo 2015 con il Ministro della Difesa così come vana sembra sia stata l’interrogazione parlamentare dell’ Onorevole Brandolin atteso che la risposta del Ministro della Difesa in data 5 Febbraio 2015, non ha ancora avuto il seguito preannunciato.
Altrettanto vane sembrano essere state le numerose segnalazioni verso le Amministrazioni Vigilanti sia da parte Direttore Generale sia da parte del Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti e, pertanto, alla data odierna, la Lega Navale Italiana è costretta ad operare, per l’esercizio in corso, in regime di bilancio provvisorio senza peraltro poter adempiere ai numerosi adempimenti istituzionali che presuppongono l’operatività della carica di Presidente Nazionale.
Vale la pena ricordare che l’Ente opera attraverso una struttura periferica di circa 250 tra Sezioni e Delegazioni distribuite lungo l’intero territorio nazionale e che le attività principali dei circa 60.000 Soci sono rivolte verso i giovani, i diversamente abili e l’ambiente.
Nel confidare che, con la Sua autorevolezza, si possa consentire alla Lega Navale Italiana di riprendere pienamente la sua missione istituzionale, Le porgo i miei più riverenti saluti."
La Presidenza della Repubblica ha prontamente risposto al nostro Socio dando assicurazione di aver sottoposto all'attenzione del Ministro della Difesa quanto rappresentato dal nostro Socio, che ringraziamo per il fattivo interessamento alla vicenda e per averci fornito copia della lettera con la quale l' Ufficio per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica gli comunica quanto segue
" Egregio signor ......
in relazione alla lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, posso dare assicurazione che questo Ufficio ha sottoposto quanto da Lei rappresentato all'attenzione del Ministro della difesa.
Con i migliori saluti. "
Speriamo che iniziative come questa contribuiscano a risolvere definitivamente la situazione kafkiana nella quale, da troppo tempo, sembra ormai essere incappata la nomina dei vertici della Lega Navale Italiana.
La Presidenza Nazionale
venerdì 29 maggio 2015
80° Anniversario della prima Stazione Radar Marconi al Mondo
Si è svolto ieri, presso la sede del Centro Polivalente della Città di Santa Marinella, il convegno "Giornata Marconiana" che ha celebrato l' 80° anniversario della realizzazione della prima stazione di radiolocalizzazione al mondo realizzata da Guglielmo Marconi nel Centro Radioelettrico Sperimentale di Torre Chiaruccia.
Il Convegno, patrocinato tra gli altri anche dalla Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, è stato aperto dal Prof. Livio Spinelli che ha ricordato il forte legame di Guglielmo Marconi a Santa Marinella, all'epoca compresa nel comune di Civitavecchia, dove dal secondo matrimonio dello scienziato ed inventore con Maria Cristina Bezzi-Scali, era nata la figlia Elettra, presente al convegno insieme al figlio Guglielmo per ricevere la cittadinanza onoraria che il Sindaco Roberto Bacheca ha deciso di conferire alla figlia dello scienziato in occasione della celebrazione dell' 80° anniversario della stazione di radiolocalizzazione realizzata dall'illustre papà.
Da sinistra: Il Prof. Livio Spinelli, la Principessa Elettra Marconi, il Sindaco Roberto Bacheca, il Senatore Maurizio Gasparri. |
Dopo il saluto al folto pubblico intervenuto da parte della Principessa Elettra, del Sindaco Bacheca e del Senatore Gasparri, si è pertanto svolta la cerimonia della firma e della consegna da parte del Sindaco della cittadinanza onoraria e si è dato qunidi avvio al convegno con una interessantissima presentazione dell' Ing. Alfonso Farina sui "Potenziali prossimi sviluppi del Radar".
Il Sindaco Roberto Bacheca firma la cittadinanza onoraria |
La Principessa Elettra Marconi mostra il documento che le conferisce la cittadinanza onoraria della Città di Santa Marinella |
Il pubblico mentre riceve il saluto da parte del Sindaco. |
Il convegno si è poi concluso con l' intervento del Prof. Ing. Giovanni Cancellieri, Presidente del CRESM, sul ritorno a Santa Marinella del Centro Radioelettrico Sperimentale G.Marconi e con l'intervento dell' Architetto Raffaele Bronzolino, Assessore ai LL.PP. del Comune di Santa Marinella, che ha illustrato il Progetto di recupero dell'area di Torre Chiaruccia.
martedì 12 maggio 2015
Civiltà del Mare : presentazione alla stampa.
Nella splendida biblioteca di Palazzo Marina, il 28 Aprile scorso è stata presentata alla stampa "Civiltà del mare - La Grande Storia della Marineria Italiana" un grande evento editoriale promosso dalla Lega Navale Italiana con la collaborazione determinante dell'Ufficio Storico della Marina Militare e della Società Geografica Italiana.
L'opera, che ripercorre la storia delle civiltà che hanno avuto nel Mediterraneo il centro nevralgico dei loro interessi economici, si articola in tre parti che trattano, rispettivamente, le vicende dei popoli che hanno solcato il Mediterraneo dalle "origini del mito" sino alla fine del '700, la storia della Marineria Italiana dal primo '800 alla fine della 2^ Guerra Mondiale, il Mediterraneo contemporaneo nel quale si incrociano i destini e gli interessi dei popoli che vi si affacciano.
Dopo il saluto del Capitano di Vascello Enrico Pacioni, Capo Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione dello Stato Maggiore della Marina, che ha voluto sottolineare l'interesse della Marina Militare alla realizzazione dell'opera proposta dalla Lega Navale Italiana nell'ambito del Protocollo di intesa sottoscritto con la società Progetto Editoriale Editions, e il contributo all'opera da parte dell'Ufficio Storico della M.M.I., è stata la volta del Direttore Generale della Lega Navale Italiana, Amm. Isp. (r) Sergio Caruso che, nel ringraziare tutti gli intervenuti, ha ricordato il ruolo che la Lega Navale Italiana ha sempre avuto, fin dalle sue origini, nella diffusione di una "cultura del mare" che, ancorata inizialmente ai temi della marineria militare e mercantile, si è via via sviluppata allargandola agli aspetti ambientalistici, economici, sportivi, professionali che, inevitabilmente connessi, fanno del mare e, in particolare del mediterraneo, una risorsa preziosa da salvaguardare utilizzandola con il rispetto che le si conviene. Ed in tale ottica, ha proseguito l' Amm. Caruso, che la Lega Navale Italiana ha aderito al progetto che non si esaurisce con la pubblicazione ma che prosegue attraverso l'organizzazione di conferenze e dibattiti presso le strutture periferiche incentrate sui grandi temi messi in risalto dagli autorevoli saggi di cui si compone l'opera.
Dopo il saluto del Presidente della Società Geografica Italiana, Prof. Sergio Conti, sono intervenuti il Contrammiraglio (r) Paolo Bembo, il Contrammiraglio (r) Stephan Jules Buchet e il Dott. Enrico Cernuschi, tutti autori di alcuni dei saggi di cui si compone l'opera, che hanno brevemente illustrato i contenuti dei rispettivi contributi.
Sotto la veste grafica l'opera si presenta con una tiratura di 2.999 esemplari numerati e certificati di una pregevole edizione di 480 pagine, oltre 600 iconografie e documenti, con rilegatura artigianale in pelle blu con impressioni in oro e fusione d'arte in bronzo sul piatto di coperta del Maestro Remo Carboni provvista di una elegante custodia a conchiglia da biblioteca.
L'opera è anche fruibile in una speciale edizione in due volumi, con rilegatura in seta moire blu Brunei con impressioni in oro, con le medesime caratteristiche di formato e stampa.
Nel corso della conferenza stampa il Presidente di Progetto Editoriale e il Presidente di Ars Illuminandi hanno donato alla Biblioteca della Marina Militare l'esemplare n.2 dell'edizione a tiratura limitata.
giovedì 7 maggio 2015
Nomina del Presidente Nazionale: facciamo il punto.
Prima di fare il punto sul sofferto iter di nomina del Presidente Nazionale, riepiloghiamo i tratti salienti della nostra storia.
Il 2 giugno del 1897 nasceva a La Spezia la Lega Navale Italiana.
Allo scopo di diffondere gli ideali e gli obiettivi
della Lega Navale, nel dicembre del 1897, fu pubblicata una prima rivista illustrata
mensile con il titolo La Lega Navale, definita
“Organo della Lega Navale Italiana”.
Nel giugno del 1899 fu indetta la prima
Assemblea Generale della LNI per eleggere il
nuovo comitato centrale, nel quale figuravano come Presidente l’Ammiraglio Emilio Renaud
di Falicon ed altri famosi personaggi tra i quali
il Senatore Prof. G. Capellini, due Deputati al
Parlamento, il Sindaco di La Spezia Giuseppe
Astuto noto scrittore di cose di mare.
In quella data fu approvato il primo Statuto, che all'art. 2 recitava:
Art. 2 L’associazione ha per scopo di esercitare una benefica azione a favore dello sviluppo della nostra marina militare e mercantile, di diffondere in Italia il pensiero navale e l’amore alle
cose di mare e di favorire qualsiasi misura che tenda a migliorare la marineria italiana.
Subito dopo la diffusione dello Statuto, la LEGA NAVALE ITALIANA iniziò a diffondersi su tutto il
territorio nazionale con la nascita e la crescita di nuove Sezioni, come confermano le date a
seguire: Milano (22/06/1899), Roma (18/07/1899), Venezia (17/12/1899), Napoli
(23/04/1900), Firenze (24/04/1900), Genova (06/05/1900), Torino (09/07/1900), Macerata
(09/07/1900), Trapani (13/09/1900), La Spezia (14/11/1900), Portoferraio (10/03/1901),
Taranto (17/03/19001) Viareggio (08/05/1901), Livorno (21/5/1901) e molte altre sparse in
tutta Italia. Anche all’estero furono costituite alcune sezioni: la prima in Egitto, al Cairo, e la
seconda in Argentina, a Rosario.
Nel 1903 la sede Centrale della LNI venne trasferita a Roma.
Eretta a Ente morale con Regio Decreto del 28 febbraio 1907, durante il primo decennio del ‘900, la LNI si occupò di una grande quantità di problemi collegati al mare: unificazione dei servizi marittimi nazionali, riforma del codice della Marina Mercantile, istituzione di navi scuola, pubblicazione dell’Almanacco Navale. Il settore di maggiore impegno rimaneva comunque sempre quello giovanile al quale veniva dedicata ogni forma di attenzione.
Eretta a Ente morale con Regio Decreto del 28 febbraio 1907, durante il primo decennio del ‘900, la LNI si occupò di una grande quantità di problemi collegati al mare: unificazione dei servizi marittimi nazionali, riforma del codice della Marina Mercantile, istituzione di navi scuola, pubblicazione dell’Almanacco Navale. Il settore di maggiore impegno rimaneva comunque sempre quello giovanile al quale veniva dedicata ogni forma di attenzione.
Nel 1914 la LEGA NAVALE ITALIANA organizzò un Congresso Navale Nazionale per portare alla
ribalta e proporre soluzioni per i problemi di interesse marittimo quali la riorganizzazione dei
cantieri navali e degli arsenali, lo sviluppo dell’industria motoristica, l’equilibrata consistenza
tra marina militare e marina mercantile.
Nel primo dopoguerra la Presidenza Nazionale si adoperò soprattutto per la ricostruzione
della Marina Mercantile arrivando a patrocinare la creazione di una società di navigazione,
l’”Esperia”, omologata dal Tribunale di Genova il 28 maggio 1919, i cui utili furono in parte destinati anche al personale navigante a bordo delle navi della Società.
All’ alba degli anni venti iniziò per la LEGA NAVALE ITALIANA un periodo di stagnazione e di crisi che, nel marzo 1927, indusse il Capo del Governo a nominare una Commissione straordinaria, affidandole il compito di provvedere alla riorganizzazione amministrativa e finanziaria dell’Ente ed alla revisione dello statuto sociale. L’8 gennaio del 1929, insoddisfatto dei lavori della Commissione, Mussolini ritenne opportuno che la LNI, prima di avere dei normali organi centrali a norma del nuovo statuto, fosse retta per qualche tempo da un Commissario straordinario individuato nell' On. Achille STARACE. Durante quegli anni, anche per il settore marittimo, il regime rivolgeva la propria attenzione soprattutto verso i giovani allo scopo di interessarli ed iniziarli alle attività legate al mare. Questo modo di procedere era in linea con la convinzione che attraverso la scuola, le organizzazioni sportive e gli altri centri di aggregazione di giovani, come era la LEGA NAVALE, si potesse creare un’educazione politica favorevole al regime.
All’ alba degli anni venti iniziò per la LEGA NAVALE ITALIANA un periodo di stagnazione e di crisi che, nel marzo 1927, indusse il Capo del Governo a nominare una Commissione straordinaria, affidandole il compito di provvedere alla riorganizzazione amministrativa e finanziaria dell’Ente ed alla revisione dello statuto sociale. L’8 gennaio del 1929, insoddisfatto dei lavori della Commissione, Mussolini ritenne opportuno che la LNI, prima di avere dei normali organi centrali a norma del nuovo statuto, fosse retta per qualche tempo da un Commissario straordinario individuato nell' On. Achille STARACE. Durante quegli anni, anche per il settore marittimo, il regime rivolgeva la propria attenzione soprattutto verso i giovani allo scopo di interessarli ed iniziarli alle attività legate al mare. Questo modo di procedere era in linea con la convinzione che attraverso la scuola, le organizzazioni sportive e gli altri centri di aggregazione di giovani, come era la LEGA NAVALE, si potesse creare un’educazione politica favorevole al regime.
Nel 1934 fu pubblicato il nuovo testo dello Statuto nel quale la LEGA NAVALE era definita
“Ente morale a carattere associativo con finalità di interesse pubblico”, nonché unico organo
di propaganda marinara e l'On. STARACE assumeva la carica di Presidente Nazionale. Nel 1939, però, la LNI, come molte altre associazioni allora esistenti, passò alle dipendenze del Partito Nazionale Fascista, al fine di “adeguarne l’attività
all’azione del Regime” e la carica di Presidente Nazionale ritornò nelle mani di un Ammiraglio, l'Amm. Romeo Bernotti.
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale i 200.000 iscritti alla LEGA NAVALE furono “mobilitati civilmente”, con decreto del Capo di Governo, ma in realtà, poichè molti soci vennero richiamati a prestar servizio nelle Forze Armate, l’attività sociale dell’organizzazione fu praticamente azzerata.
Alla fine del secondo conflitto mondiale, dopo che la guerra aveva danneggiato le sue sedi
nautiche, distrutto la sua flotta e disperso i suoi Soci, iniziò una fase di ricostruzione e di
rinnovamento per la LEGA NAVALE. Negli anni a seguire videro la luce diverse opere volte a
mantenere vivi la tradizione e lo spirito marinaresco e a diffondere ulteriormente la cultura del
mare, quali per esempio, il manuale Attrezzatura e manovra, un libro di storia La Marina
militare nella seconda guerra mondiale, un volume intitolato Italia Marinara, che, oltre a
fornire cenni storici sull’Associazione, tracciava sinteticamente la storia navale d’Italia,
attraverso i secoli.
Negli anni seguenti tanti furono gli avvenimenti e le iniziative: dalla stampa di nuove
pubblicazioni, quali il Dizionario Marinaro del 1955, alla partecipazione di soci alle regate
internazionali e ad avventure in solitario, alle iniziative intraprese a seguito dell'accresciuta
richiesta di istruzione velica. Si passa così dalla storia alla realtà odierna della LEGA NAVALE
ITALIANA, come “Ente di diritto Pubblico” ed “Ente pubblico preposto a servizio di pubblico
interesse” posto sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Il suo attuale statuto pone come finalità, quella di diffondere, in
particolare fra i giovani, l’amore per il mare e la conoscenza dei problemi marittimi, di favorire
la tutela dell’ambiente marino e delle acque interne, di sviluppare e promuovere iniziative
culturali, didattiche, naturalistiche e sportive, in particolare la pratica del diporto nautico.
In questi 118 anni di Storia, il Presidente Nazionale è sempre stato, con la sola eccezione del decennio 1929-1939, un' Ammiraglio proveniente dal Servizio attivo della Marina Militare Italiana, vuoi perché eletto dall' Assemblea vuoi perchè proposto dallo Stato Maggiore della Marina al quale ne hanno sempre demandato l'onere gli Statuti che, dal dopoguerra, hanno regolato la vita associativa della LNI.
Nel solco della tradizione sopra delineata, il Consiglio dei Ministri n. 22 del 30 Giugno 2014 deliberava la nomina dell' Ammiraglio di Squadra Giuseppe Lertora a Presidente della Lega Navale Italiana, a seguito del parere favorevole espresso dalle commissioni parlamentari competenti. Per il successivo iter di formalizzazione della nomina, prevista con Decreto del Presidente della Repubblica, veniva richiesta all'Ammiraglio Lertora una dichiarazione di accettazione dell'incarico a titolo gratuito ai sensi del D.L. 90/2014 -cd. decreto Madia- pubblicato in data 24 giugno 2014 che aveva disposto il divieto, per le Amministrazioni Pubbliche esclusi gli Organi Costituzionali, di assegnare incarichi dirigenziali, a titolo oneroso, a personale in quiescenza, prevedendone la possibilità esclusivamente a titolo gratuito.
La dichiarazione di accettazione, prontamente rilasciata dall' Ammiraglio Lertora in data 16 Luglio 2014, non veniva ritenuta sufficiente in considerazione delle modifiche introdotte in sede di conversione in legge del D.L. che riducevano il periodo di gratuità a massimo un anno ed escludevano esplicitamente, tra l'altro, gli incarichi negli organi collegiali elettivi degli Enti di natura associativa non gravanti sul bilancio dello Stato.
Evidentemente, nonostante la natura associativa che caratterizza la Lega Navale e di Ente Pubblico che non grava sul bilancio dello Stato e nonostante che la nomina in questione fosse competenza di Organo Costituzionale, considerazioni di ordine diverso devono aver indotto a richiedere in data 15 settembre 2014, all' Ammiraglio Lertora, una nuova dichiarazione di accettazione a titolo gratuito limitatamente ad un periodo di un anno.
In data 10 Novembre 2014, confermando la piena disponibilità alla gratuità dell'incarico, l'Ammiraglio Lertora, riteneva però doveroso rinunciare all'incarico a causa della limitatezza del periodo, valutato non idoneo a garantire l'effettività dell'azione dirigenziale e a ricondurre, invece, la posizione di Presidente a mera figura simbolica.
In risposta all'interrogazione parlamentare 4-06764 presentata in data 6 Novembre 2014 dall' On. Brandolin, il Ministro della Difesa in data 5 Febbraio 2014, nel ricordare che i contributi pubblici ricevuti dalla Lega per gli anni 2010-2013 non consentivano di catalogare l'Ente come non gravante sulla finanza pubblica, confermava sostanzialmente che l'iter era stato interrotto a causa del D.L. 90/2014 e alla rinuncia da parte dell'interessato.
Nella medesima risposta si rendeva noto che la Marina Militare stava formalizzando una nuova designazione ai sensi degli art. 69 e seguenti del DPR 90/2010 e in linea con le nuove disposizioni.
In data 4 Marzo 2015, il Ministro della Difesa incontrava una rappresentanza dei nostri Delegati Regionali e in data 9 Marzo 2015 la Marina Militare formalizzava una nuova candidatura per la carica di Presidente Nazionale per la quale, alla data odierna, non risulta ancora avviato il previsto iter procedurale.
La situazione, che ha evidentemente generato una serie di conseguenze sulla gestione delle attività istituzionali dell' Ente tra le quali rilevano:
-l'impossibilità di convocare il Consiglio Direttivo Nazionale e l'Assemblea Generale dei Soci per adempiere alle attribuzioni spettanti a mente dello Statuto;
-l'impossibilità di approvare e deliberare il bilancio preventivo 2015 e il rendiconto consuntivo 2014;
-l'interruzione della pubblicazione della rivista "Lega Navale";
-l'impossibilità di aggiornare il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e dell'illegalità;
-l'impossibilità di approvare i regolamenti previsti dall'art. 2 comma 2bis del D.L. 101/2013 previsti per gli Enti di natura associativa che non gravano sulla finanza pubblica;
-l'impossibilità di dar vita a nuove strutture periferiche o di modificarne la classificazione o di commissariarle o di sopprimerle;
-l'impossibilità di convalidare le composizioni degli Organi collegiali periferici rinnovatisi dal maggio 2014 ad oggi,
impone che alla problematica venga trovata soluzione per evitare ulteriore nocumento alle attività di pubblico interesse che la Lega Navale Italiana svolge ormai da oltre un secolo.
Nel solco della tradizione sopra delineata, il Consiglio dei Ministri n. 22 del 30 Giugno 2014 deliberava la nomina dell' Ammiraglio di Squadra Giuseppe Lertora a Presidente della Lega Navale Italiana, a seguito del parere favorevole espresso dalle commissioni parlamentari competenti. Per il successivo iter di formalizzazione della nomina, prevista con Decreto del Presidente della Repubblica, veniva richiesta all'Ammiraglio Lertora una dichiarazione di accettazione dell'incarico a titolo gratuito ai sensi del D.L. 90/2014 -cd. decreto Madia- pubblicato in data 24 giugno 2014 che aveva disposto il divieto, per le Amministrazioni Pubbliche esclusi gli Organi Costituzionali, di assegnare incarichi dirigenziali, a titolo oneroso, a personale in quiescenza, prevedendone la possibilità esclusivamente a titolo gratuito.
La dichiarazione di accettazione, prontamente rilasciata dall' Ammiraglio Lertora in data 16 Luglio 2014, non veniva ritenuta sufficiente in considerazione delle modifiche introdotte in sede di conversione in legge del D.L. che riducevano il periodo di gratuità a massimo un anno ed escludevano esplicitamente, tra l'altro, gli incarichi negli organi collegiali elettivi degli Enti di natura associativa non gravanti sul bilancio dello Stato.
Evidentemente, nonostante la natura associativa che caratterizza la Lega Navale e di Ente Pubblico che non grava sul bilancio dello Stato e nonostante che la nomina in questione fosse competenza di Organo Costituzionale, considerazioni di ordine diverso devono aver indotto a richiedere in data 15 settembre 2014, all' Ammiraglio Lertora, una nuova dichiarazione di accettazione a titolo gratuito limitatamente ad un periodo di un anno.
In data 10 Novembre 2014, confermando la piena disponibilità alla gratuità dell'incarico, l'Ammiraglio Lertora, riteneva però doveroso rinunciare all'incarico a causa della limitatezza del periodo, valutato non idoneo a garantire l'effettività dell'azione dirigenziale e a ricondurre, invece, la posizione di Presidente a mera figura simbolica.
In risposta all'interrogazione parlamentare 4-06764 presentata in data 6 Novembre 2014 dall' On. Brandolin, il Ministro della Difesa in data 5 Febbraio 2014, nel ricordare che i contributi pubblici ricevuti dalla Lega per gli anni 2010-2013 non consentivano di catalogare l'Ente come non gravante sulla finanza pubblica, confermava sostanzialmente che l'iter era stato interrotto a causa del D.L. 90/2014 e alla rinuncia da parte dell'interessato.
Nella medesima risposta si rendeva noto che la Marina Militare stava formalizzando una nuova designazione ai sensi degli art. 69 e seguenti del DPR 90/2010 e in linea con le nuove disposizioni.
In data 4 Marzo 2015, il Ministro della Difesa incontrava una rappresentanza dei nostri Delegati Regionali e in data 9 Marzo 2015 la Marina Militare formalizzava una nuova candidatura per la carica di Presidente Nazionale per la quale, alla data odierna, non risulta ancora avviato il previsto iter procedurale.
La situazione, che ha evidentemente generato una serie di conseguenze sulla gestione delle attività istituzionali dell' Ente tra le quali rilevano:
-l'impossibilità di convocare il Consiglio Direttivo Nazionale e l'Assemblea Generale dei Soci per adempiere alle attribuzioni spettanti a mente dello Statuto;
-l'impossibilità di approvare e deliberare il bilancio preventivo 2015 e il rendiconto consuntivo 2014;
-l'interruzione della pubblicazione della rivista "Lega Navale";
-l'impossibilità di aggiornare il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e dell'illegalità;
-l'impossibilità di approvare i regolamenti previsti dall'art. 2 comma 2bis del D.L. 101/2013 previsti per gli Enti di natura associativa che non gravano sulla finanza pubblica;
-l'impossibilità di dar vita a nuove strutture periferiche o di modificarne la classificazione o di commissariarle o di sopprimerle;
-l'impossibilità di convalidare le composizioni degli Organi collegiali periferici rinnovatisi dal maggio 2014 ad oggi,
impone che alla problematica venga trovata soluzione per evitare ulteriore nocumento alle attività di pubblico interesse che la Lega Navale Italiana svolge ormai da oltre un secolo.
mercoledì 11 marzo 2015
Una rappresentanza dei Delegati Regionali incontra il Ministro della Difesa: comunicato
Mercoledì
4 marzo una rappresentanza dei Delegati regionali della Lega Navale Italiana è
stata ricevuta dal Ministro della Difesa Senatrice Roberta Pinotti. L’incontro
era stato richiesto per poter informare il Ministro sullo stato in cui versa l‘Associazione
a seguito della mancata nomina dei vertici associativi. Presenti, con il
Ministro, il Capo Gabinetto Gen.le Gian Luigi De Leverano ed il Consigliere del Ministro per le
relazioni istituzionali ed esterne dott. Simone Mazzucca, i componenti la
delegazione Ennio Abate, Federico Biroli, Ingrid Crabuzza, Mimì De Rose, e
Spyros Mazarakis, hanno rappresentato al Ministro la gravità della situazione
conseguente al fatto che dal marzo del 2014 la Lega Navale è priva del
Presidente e del Vice Presidente Nazionali e che la mancata nomina ha
praticamente paralizzato l’attività dell’Associazione. Sottolineata l’urgenza
che si provveda alla nomina, hanno auspicato che, attraverso il possibile
superamento del Decreto Madia, si eviti anche di interrompere il tradizionale
rapporto tra la Lega Navale Italiana e la Marina Militare. Il Ministro Pinotti
ha seguito con grande attenzione quanto sostenuto dalla delegazione ed ha
manifestato la massima disponibilità sua e del Ministero ad approfondire le
argomentazioni contenute nel dettagliato promemoria che Le è stato consegnato.
Di seguito il promemoria consegnato all' On. Senatrice Roberta Pinotti
La Lega Navale Italiana è stata costituita nel
1897: ha quindi quasi centoventi anni di vita.
Fondatori furono alcuni illuminati uomini della
Marina Militare che sentirono la necessità di trasferirne i valori nell’ambito
civile.
Gode del Patrocinio del Presidente della
Repubblica.
E’ un Ente Pubblico non economico a base associativa.
La norma fondante del suo Statuto, riordinato con
Decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti dd. 21 maggio 2012, è contenuta nel Testo Unico
dell’Ordinamento Militare.
I soci sono circa 60.000 (e relative famiglie); le
Sedi sono circa 250, ubicate sull’intero territorio nazionale; le basi nautiche
sono un centinaio.
Al Registro Naviglio LNI sono iscritte circa
15.000 unità.
Il personale amministrativo, di assistenza alle
basi nautiche ed istruttore supera le mille unità.
Il Presidente Nazionale è nominato con Decreto del
Presidente della Repubblica secondo le procedure di cui all’art. 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400; resta in carica
tre anni, ha la rappresentanza legale dell’Ente e svolge i compiti previsti
dall’art. 12.1 dello Statuto.
Il Vice Presidente Nazionale è nominato con
Decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, secondo le procedure della legge 24 gennaio
1978, n. 14, resta in carica tre anni, coadiuva il Presidente Nazionale e, ai
sensi dell’art. 12.2 dello Statuto, lo sostituisce in caso di assenza o
impedimento.
L’articolo 2 dello Statuto sociale recita:
La LNI, nell’ambito dei propri fini istituzionali:
a) svolge servizi di pubblico interesse, a norma
dell’art. 1 della legge 20 marzo 1975, n. 70 e successive modificazioni;
b) si ispira ai principi dell’associazionismo,
sanciti dalla legge 7 dicembre 2000 n. 383, al fine di svolgere attività di
promozione e utilità sociale;
c) promuove iniziative di protezione ambientale agli
effetti della legge 8 luglio 1986, n. 349;
d) promuove e sostiene la pratica del diporto, degli
sport marinareschi e delle altre
attività di navigazione, concorrendo all’insegnamento della cultura nautica, ai
sensi del decreto legislativo 18 luglio 2005, n.171;
e) collabora
con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla definizione di
adeguati parametri qualitativi in materia di formazione dei candidati agli esami per il conseguimento delle patenti
nautiche in qualità di centro di istruzione per la nautica da diporto, ai sensi del decreto del Ministro delle
infrastrutture e trasporti 29 luglio 2008, n. 146;
f) svolge attività culturale, promuove e sviluppa
corsi di formazione professionale, nel quadro della vigente normativa.
Le finalità dell’Ente sono pertanto così
sintetizzate:
- diffusione
della Cultura (in
particolare del mare e acque interne)
e delle
tradizioni nautiche;
- promozione
sociale (in
particolare per i disagiati fisici, psichici, sociali);
- tutela
ambientale (in
particolare quella marina in diretta collaborazione con le aree marine protette
e le Autorità marittime);
-
Esercizio
dell’attività sportiva dilettantistica ed agonistica.
Dette finalità sono prioritariamente
indirizzate al mondo giovanile.
Dal mese di marzo 2014 l’Associazione è priva del
Presidente e del Vice Presidente Nazionali, per scadenza del mandato.
Da ciò consegue l’impossibilità di:
-
approvare il
Bilancio consuntivo 2014;
-
approvare il
Bilancio preventivo 2015;
-
convocare il
Consiglio Direttivo Nazionale;
-
convocare l’Assemblea
Generale dei Soci (normalmente entro il mese di aprile);
-
istituire
nuove Delegazioni;
-
nominare i
Commissari per i casi previsti dallo Statuto;
-
nominare gli
Esperti Velisti di cui all’art. 29 del Codice del Diporto;
- formulare
programmi a livello nazionale ed impartire direttive alle Strutture Periferiche in ambito
di attività sportive, con il mondo scolastico e con quello delle disabilità;
-
assegnare
contributi alle Strutture Periferiche per attività ed infrastrutture:
-
pubblicare la
Rivista nazionale, per cessazione dell’incarico del Direttore responsabile.
Tali criticità sono state puntualmente
evidenziate anche dal Collegio dei Revisori dei Conti che, nel verbale della
riunione del 22 gennaio 2015, segnala “l’impossibilità di espletare i compiti
spettanti al Presidente, elencati all’art. 12 del citato Statuto, che non
possono essere assolti da altri, se non dal Vice Presidente, anch’esso non
nominato, di fatto blocca tutte quelle attività gestionali che presuppongono
l’attività di direzione”.
Soluzioni proposte:
- Superare il D.L.
24 giugno 2014 n. 90, art. 6 (Divieto
incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza - Decreto Madia) che, a nostro avviso, non
si applica alla LNI perché:
- la LNII è Ente Pubblico a base associativa;
- la LNI non incide sulla finanza pubblica in quanto dall’anno 2014 è stata espunta dal novero dei beneficiari dello stanziamento iscritto nel bilancio di previsione della Difesa;
- a conferma, la LNI non figura nell’elenco redatto annualmente dall’ISTAT, di cui all’art. 1, comma 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196;
- il Presidente Nazionale è nominato da un organo costituzionale (Presidente della Repubblica). (A sostegno di quanto sopra rappresentato, soccorre la Circolare n. 6/2014 dd. 4.12.2014 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione).
-
Assicurare continuità
al rapporto con la Marina:
- secondo tradizione, i Presidenti Nazionali sono stati sempre scelti tra gli ex appartenenti alla Marina Militare. I più recenti (dalla fine della seconda guerra mondiale )sono: C.Amm. Albert Lais (1944-1948), Amm. Paolo Maroni (1948-1950), Amm. Bruto Brivonesi (1950-1960), Amm. M.O. Luigi Durand de La Penne (1960-1979), Amm. Filippo Ferrari Aggradi (1979-1982), Amm Mario Bini (1982-1989), Amm, Sq.Giasone Piccioni (1989-1995), Amm. Sq. Angelo Mariani (1998-2005), Amm. Sq. Marcello De Donno (2005-2011), Amm. Sq Franco Paoli (2011-2014).
- la Lega Navale ha trattenuto di fatto sempre uno stretto collegamento con la Marina Militare, di cui si sente l’interprete nell’ambito civile;
- è per questo motivo che lo Statuto vigente prevede che la nomina del Presidente Nazionale e del Vice Presidente Nazionale competa al Presidente della Repubblica ed ai Ministri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti;
- altrimenti non solo verrebbe sfregiata una consolidata tradizione ma verrebbe vulnerata una primaria finalità dello Statuto e verrebbe meno il principio che giustifica la nomina del Presidente ad iniziativa ministeriale e non attraverso l’elezione in sede assembleare.
-
Provvedere urgentemente
alla nomina dei Vertici
- per l’intero triennio previsto dallo Statuto, sia pure a titolo gratuito, tra soggetti proveniente dallo Stato Maggiore della Marina;
- in via del tutto subordinata, si suggerisce di verificare la possibilità di designare soggetti non ancora a riposo;
- in ulteriore subordine, andrebbe verificata la possibilità di superare l’impasse mediante eventuale ricorso ad un apposito decreto legge o altro analogo provvedimento.
In rappresentanza dei Delegati
regionali:
Ennio Abate Delegato regionale per il Triveneto
Federico Biroli Delegato
regionale per la Liguria
Ingrid Crabuzza Delegato
regionale per la Sardegna
Mimì Roberto De Rose Delegato
regionale per le Marche e l’Emilia Romagna
Spyros Mazarakis Delegato regionale per il Lazio e l’Umbria
Roma, 4
marzo 2015
martedì 10 marzo 2015
Civiltà del mare: la grande storia della marineria italiana
Arriva finalmente in porto Civiltà del mare : la grande storia della marineria italiana, un grande progetto culturale della Lega Navale Italiana in coedizione con Progetto Editoriale.
"Recentemente, un nostro giovane Socio, in un “pezzo” della nostra rivista, ha scritto che il mare, elemento
misterioso e affascinante che tutti noi amiamo, è stato sin dagli albori della civiltà uno dei tòpoi più utilizzati
in letteratura. Raramente, però, è stato il soggetto principale, in senso proprio, di opere letterarie contribuendo
quasi sempre a determinare le vicende e le sorti dei vari protagonisti.
In Italia, il mare ha da sempre esercitato un fascino senza pari tanto da renderlo protagonista in talune opere
nei nostri più grandi poeti e scrittori tra le quali, forse, la raccolta di poesie “Mediterraneo”, settimo elemento
del celebre volume “Ossi di seppia” (1925) di Eugenio Montale, è quella che l’ha maggiormente omaggiato
e dove il mare viene visto come padre, un padre con cui ogni figlio ha un rapporto conflittuale ( il suo cuore è
“disumano”), eppure il figlio (il poeta) ha anche tanta ammirazione per lui perché tanto gli ha insegnato a
partire dalla presa di “coscienza della piccolezza dell’esistere ma insieme della necessità di risolverla in
quella infinita vastità”, fino al rifiuto di ogni viltà e meschinità, proprio come il mare rigetta sulle rive “tra
sugheri alghe asterie le inutili macerie del [suo]abisso”.
È con questo spirito che ci piace immaginare la nascita del Comitato Centrale delle Lega Navale Italiana
(La Spezia 2 giugno 1897) ed è sicuramente con questo spirito che la Presidenza Nazionale ha aderito con
entusiasmo all’idea di una grande opera letteraria che celebra la storia della marineria mediterranea, nella
quale un posto di assoluto rilievo spetta a quella italica prima ed italiana poi.
“La Lega Navale Italiana è una espressione la quale, indipendentemente da ogni partito politico o regionale,
ha per unico scopo di tenere desta nel nostro Paese un’agitazione a favore di qualsiasi misura che tenda a
curare e migliorare le condizioni della nostra Marina militare e per naturale riflesso anche quella della
Marina mercantile”.
Questa la definizione con la quale, circa 118 anni orsono, venne presentata agli Italiani l’Associazione la
cui “mission” nel frattempo si è arricchita di temi e valori che hanno comunque, nel mare ma anche nelle
acque interne, il loro riferimento centrale e che le hanno valso, nel 1975, il riconoscimento di Ente Pubblico
non economico.
Attraverso le sue Sezioni e Delegazioni sparse in tutta Italia, sia nelle zone rivierasche che all’interno, la
Lega Navale Italiana oggi promuove e sviluppa corsi di formazione professionale, svolge attività culturale,
promuove e sostiene la pratica del diporto, degli sport marinareschi e delle altre attività di navigazione,
svolge attività di protezione ambientale nonché di promozione e utilità sociale.
Ed è assolutamente un progetto culturale quello nel quale si inquadra la realizzazione del volume “Civiltà del
mare - la grande storia della marineria italiana” al quale la Lega Navale Italiana ha partecipato fin dalla sua
ideazione, certa che il progetto non si esaurisce nella realizzazione del volume stesso ma proseguirà nella
organizzazione di conferenze e dibattiti presso le Strutture periferiche della Lega Navale Italiana, incentrati
sui valori della Marineria Italiana autorevolmente messi in risalto dai saggi di cui si compone l’opera.
Presidenza Nazionale
Lega Navale Italiana"
Perchè un blog
Il sito istituzionale www.leganavale.it ormai lo conosciamo tutti e da qualche mese abbiamo cominciato ad avvalerci anche dei Social network con la nostra pagina Facebook e approdando, da pochi giorni, anche su Twitter.
Quel che ci mancava era un blog attraverso il quale far conoscere meglio la "mission" della nostra associazione, approfondendone le diverse attività con le quali si concretizza e dando luogo, se possibile, ad un proficuo scambio di idee, valutazioni e proposte sui temi dell'ambiente, della promozione sociale, degli sport marinareschi, della cultura e della promozione del mare, delle acque interne, della marineria italiana e dei tanti mestieri che hanno, nel mare, la loro ragion d'essere.
Anche questo blog, come del resto le nostre pagine Facebook e Twitter, è affidato alla buona volontà dei nostri soci che collaborano con la Presidenza Nazionale e, pertanto, confidiamo nella comprensione di tutti i lettori e in particolare di quelli che non sono soci della Lega Navale Italiana per le eventuali imprecisioni che dovessero caratterizzare i nostri post e per i quali ci aspettiamo di ricevere commenti anche critici.
Quel che ci mancava era un blog attraverso il quale far conoscere meglio la "mission" della nostra associazione, approfondendone le diverse attività con le quali si concretizza e dando luogo, se possibile, ad un proficuo scambio di idee, valutazioni e proposte sui temi dell'ambiente, della promozione sociale, degli sport marinareschi, della cultura e della promozione del mare, delle acque interne, della marineria italiana e dei tanti mestieri che hanno, nel mare, la loro ragion d'essere.
Anche questo blog, come del resto le nostre pagine Facebook e Twitter, è affidato alla buona volontà dei nostri soci che collaborano con la Presidenza Nazionale e, pertanto, confidiamo nella comprensione di tutti i lettori e in particolare di quelli che non sono soci della Lega Navale Italiana per le eventuali imprecisioni che dovessero caratterizzare i nostri post e per i quali ci aspettiamo di ricevere commenti anche critici.
Iscriviti a:
Post (Atom)