mercoledì 11 marzo 2015

Una rappresentanza dei Delegati Regionali incontra il Ministro della Difesa: comunicato

Mercoledì 4 marzo una rappresentanza dei Delegati regionali della Lega Navale Italiana è stata ricevuta dal Ministro della Difesa Senatrice Roberta Pinotti. L’incontro era stato richiesto per poter informare il Ministro sullo stato in cui versa l‘Associazione a seguito della mancata nomina dei vertici associativi. Presenti, con il Ministro, il Capo Gabinetto Gen.le Gian Luigi De Leverano  ed il Consigliere del Ministro per le relazioni istituzionali ed esterne dott. Simone Mazzucca, i componenti la delegazione Ennio Abate, Federico Biroli, Ingrid Crabuzza, Mimì De Rose, e Spyros Mazarakis, hanno rappresentato al Ministro la gravità della situazione conseguente al fatto che dal marzo del 2014 la Lega Navale è priva del Presidente e del Vice Presidente Nazionali e che la mancata nomina ha praticamente paralizzato l’attività dell’Associazione. Sottolineata l’urgenza che si provveda alla nomina, hanno auspicato che, attraverso il possibile superamento del Decreto Madia, si eviti anche di interrompere il tradizionale rapporto tra la Lega Navale Italiana e la Marina Militare. Il Ministro Pinotti ha seguito con grande attenzione quanto sostenuto dalla delegazione ed ha manifestato la massima disponibilità sua e del Ministero ad approfondire le argomentazioni contenute nel dettagliato promemoria che Le è stato consegnato.

Di seguito il promemoria consegnato all' On. Senatrice Roberta Pinotti


La Lega Navale Italiana è stata costituita nel 1897: ha quindi quasi centoventi anni di vita.
Fondatori furono alcuni illuminati uomini della Marina Militare che sentirono la necessità di trasferirne i valori nell’ambito civile.

Gode del Patrocinio del Presidente della Repubblica.

E’ un Ente Pubblico non economico a base associativa.
La norma fondante del suo Statuto, riordinato con Decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dd. 21 maggio 2012, è contenuta nel Testo Unico dell’Ordinamento Militare.
I soci sono circa 60.000 (e relative famiglie); le Sedi sono circa 250, ubicate sull’intero territorio nazionale; le basi nautiche sono un centinaio.
Al Registro Naviglio LNI sono iscritte circa 15.000 unità.
Il personale amministrativo, di assistenza alle basi nautiche ed istruttore supera le mille unità.
Il Presidente Nazionale è nominato con Decreto del Presidente della Repubblica secondo le procedure di cui all’art. 3 della  legge 23 agosto 1988, n. 400; resta in carica tre anni, ha la rappresentanza legale dell’Ente e svolge i compiti previsti dall’art. 12.1 dello Statuto.
Il Vice Presidente Nazionale è nominato con Decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, secondo le procedure della legge 24 gennaio 1978, n. 14, resta in carica tre anni, coadiuva il Presidente Nazionale e, ai sensi dell’art. 12.2 dello Statuto, lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.
 L’articolo 2 dello Statuto sociale recita:
 La LNI, nell’ambito dei propri fini istituzionali:

a)      svolge servizi di pubblico interesse, a norma dell’art. 1 della legge 20 marzo 1975, n. 70 e successive modificazioni;

b)     si ispira ai principi dell’associazionismo, sanciti dalla legge 7 dicembre 2000 n. 383, al fine di svolgere attività di promozione e utilità sociale;

c)      promuove iniziative di protezione ambientale agli effetti della legge 8 luglio 1986, n. 349;

d)     promuove e sostiene la pratica del diporto, degli sport marinareschi e  delle altre attività di navigazione, concorrendo all’insegnamento della cultura nautica, ai sensi del decreto legislativo 18 luglio 2005, n.171;

e)       collabora con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla definizione di adeguati parametri qualitativi in materia di formazione dei candidati  agli esami per il conseguimento delle patenti nautiche in qualità di centro di istruzione per la nautica da diporto,  ai sensi del decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti 29 luglio 2008, n. 146;

f)       svolge attività culturale, promuove e sviluppa corsi di formazione professionale, nel quadro della vigente normativa.

Le finalità dell’Ente sono pertanto così sintetizzate:  

-           diffusione della Cultura (in particolare del mare e acque interne)  
e  delle tradizioni nautiche;

-            promozione sociale (in particolare per i disagiati fisici, psichici, sociali);
                      
-       tutela ambientale (in particolare quella marina in diretta collaborazione con le aree marine protette e le Autorità marittime);

-            Esercizio dell’attività sportiva dilettantistica ed agonistica.

Dette finalità sono prioritariamente indirizzate al mondo giovanile.
Dal mese di marzo 2014 l’Associazione è priva del Presidente e del Vice Presidente Nazionali, per scadenza del mandato.
Da ciò consegue l’impossibilità di:

-          approvare il Bilancio consuntivo 2014;

-          approvare il Bilancio preventivo 2015;

-          convocare il Consiglio Direttivo Nazionale;

-          convocare l’Assemblea Generale dei Soci (normalmente entro il mese di aprile);

-          istituire nuove Delegazioni;

-          nominare i Commissari per i casi previsti dallo Statuto;

-          nominare gli Esperti Velisti di cui all’art. 29 del Codice del Diporto;

-        formulare programmi a livello nazionale ed impartire  direttive alle Strutture Periferiche in ambito di attività sportive, con il mondo scolastico e con quello delle disabilità;

-          assegnare contributi alle Strutture Periferiche per attività ed infrastrutture:

-          pubblicare la Rivista nazionale, per cessazione dell’incarico del Direttore responsabile.

Tali criticità sono state puntualmente evidenziate anche dal Collegio dei Revisori dei Conti che, nel verbale della riunione del 22 gennaio 2015, segnala  “l’impossibilità di espletare i compiti spettanti al Presidente, elencati all’art. 12 del citato Statuto, che non possono essere assolti da altri, se non dal Vice Presidente, anch’esso non nominato, di fatto blocca tutte quelle attività gestionali che presuppongono l’attività di direzione”.

Soluzioni proposte:

-     Superare il D.L. 24 giugno 2014 n. 90, art. 6  (Divieto incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza - Decreto Madia) che, a nostro avviso, non si applica alla LNI perché:

  •     la LNII è Ente Pubblico a base associativa;
  •     la LNI non incide sulla finanza pubblica in quanto dall’anno 2014 è stata espunta dal novero dei beneficiari dello stanziamento iscritto nel bilancio di previsione della Difesa;
  •      a conferma, la LNI non figura nell’elenco redatto annualmente dall’ISTAT, di cui all’art. 1, comma 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196;
  •      il Presidente Nazionale è nominato da un organo costituzionale (Presidente della Repubblica). (A sostegno di quanto sopra rappresentato, soccorre la Circolare n. 6/2014  dd. 4.12.2014 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione).



-          Assicurare continuità al rapporto con la Marina:

  • secondo tradizione, i Presidenti Nazionali sono stati sempre scelti tra gli ex appartenenti alla Marina Militare.  I più recenti (dalla fine della seconda guerra mondiale )sono: C.Amm. Albert Lais (1944-1948),  Amm. Paolo Maroni (1948-1950), Amm. Bruto Brivonesi (1950-1960), Amm. M.O. Luigi Durand de La Penne (1960-1979), Amm. Filippo Ferrari Aggradi (1979-1982), Amm Mario Bini (1982-1989), Amm, Sq.Giasone Piccioni (1989-1995), Amm. Sq. Angelo Mariani (1998-2005), Amm. Sq. Marcello De Donno (2005-2011), Amm. Sq Franco Paoli (2011-2014).
  • la Lega Navale ha trattenuto di fatto sempre uno stretto collegamento con la Marina Militare, di cui si sente l’interprete nell’ambito civile;
  • è per questo motivo che lo Statuto vigente prevede che la nomina del Presidente Nazionale e del Vice Presidente Nazionale competa al Presidente della Repubblica ed ai Ministri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti;
  •  altrimenti non solo verrebbe sfregiata una consolidata tradizione ma  verrebbe vulnerata una primaria finalità dello Statuto e verrebbe meno  il  principio che giustifica  la nomina del Presidente ad iniziativa  ministeriale e  non attraverso l’elezione in sede assembleare.



-          Provvedere urgentemente alla nomina dei Vertici
  •       per l’intero triennio previsto dallo Statuto, sia pure a titolo gratuito, tra soggetti proveniente dallo Stato Maggiore della Marina;
  •       in via del tutto subordinata, si suggerisce di verificare la possibilità di designare soggetti  non ancora a riposo;
  •       in ulteriore subordine, andrebbe verificata la possibilità di superare l’impasse mediante eventuale ricorso ad un apposito decreto legge o altro analogo provvedimento.

   

In rappresentanza dei Delegati regionali:

Ennio       Abate        Delegato regionale per il Triveneto
Federico  Biroli         Delegato regionale per la Liguria
Ingrid    Crabuzza   Delegato regionale per la Sardegna
Mimì Roberto De Rose Delegato regionale per le Marche e l’Emilia Romagna
Spyros  Mazarakis  Delegato regionale per il Lazio e l’Umbria

 Roma, 4 marzo 2015

martedì 10 marzo 2015

Civiltà del mare: la grande storia della marineria italiana



Arriva finalmente in porto Civiltà del mare : la grande storia della marineria italiana, un grande progetto culturale della Lega Navale Italiana in coedizione con Progetto Editoriale.

"Recentemente, un nostro giovane Socio, in un “pezzo” della nostra rivista, ha scritto che il mare, elemento misterioso e affascinante che tutti noi amiamo, è stato sin dagli albori della civiltà uno dei tòpoi più utilizzati in letteratura. Raramente, però, è stato il soggetto principale, in senso proprio, di opere letterarie contribuendo quasi sempre a determinare le vicende e le sorti dei vari protagonisti.
In Italia, il mare ha da sempre esercitato un fascino senza pari tanto da renderlo protagonista in talune opere nei nostri più grandi poeti e scrittori tra le quali, forse, la raccolta di poesie “Mediterraneo”, settimo elemento del celebre volume “Ossi di seppia” (1925) di Eugenio Montale, è quella che l’ha maggiormente omaggiato e dove il mare viene visto come padre, un padre con cui ogni figlio ha un rapporto conflittuale ( il suo cuore è “disumano”), eppure il figlio (il poeta) ha anche tanta ammirazione per lui perché tanto gli ha insegnato a partire dalla presa di “coscienza della piccolezza dell’esistere ma insieme della necessità di risolverla in quella infinita vastità”, fino al rifiuto di ogni viltà e meschinità, proprio come il mare rigetta sulle rive “tra sugheri alghe asterie le inutili macerie del [suo]abisso”.
È con questo spirito che ci piace immaginare la nascita del Comitato Centrale delle Lega Navale Italiana (La Spezia 2 giugno 1897) ed è sicuramente con questo spirito che la Presidenza Nazionale ha aderito con entusiasmo all’idea di una grande opera letteraria che celebra la storia della marineria mediterranea, nella quale un posto di assoluto rilievo spetta a quella italica prima ed italiana poi.
“La Lega Navale Italiana è una espressione la quale, indipendentemente da ogni partito politico o regionale, ha per unico scopo di tenere desta nel nostro Paese un’agitazione a favore di qualsiasi misura che tenda a curare e migliorare le condizioni della nostra Marina militare e per naturale riflesso anche quella della Marina mercantile”.
Questa la definizione con la quale, circa 118 anni orsono, venne presentata agli Italiani l’Associazione la cui “mission” nel frattempo si è arricchita di temi e valori che hanno comunque, nel mare ma anche nelle acque interne, il loro riferimento centrale e che le hanno valso, nel 1975, il riconoscimento di Ente Pubblico non economico.
Attraverso le sue Sezioni e Delegazioni sparse in tutta Italia, sia nelle zone rivierasche che all’interno, la Lega Navale Italiana oggi promuove e sviluppa corsi di formazione professionale, svolge attività culturale, promuove e sostiene la pratica del diporto, degli sport marinareschi e delle altre attività di navigazione, svolge attività di protezione ambientale nonché di promozione e utilità sociale.
Ed è assolutamente un progetto culturale quello nel quale si inquadra la realizzazione del volume “Civiltà del mare - la grande storia della marineria italiana” al quale la Lega Navale Italiana ha partecipato fin dalla sua ideazione, certa che il progetto non si esaurisce nella realizzazione del volume stesso ma proseguirà nella organizzazione di conferenze e dibattiti presso le Strutture periferiche della Lega Navale Italiana, incentrati sui valori della Marineria Italiana autorevolmente messi in risalto dai saggi di cui si compone l’opera.
Presidenza Nazionale
Lega Navale Italiana" 

Perchè un blog

Il sito istituzionale www.leganavale.it ormai lo conosciamo tutti e da qualche mese abbiamo cominciato ad avvalerci anche dei Social network con la nostra pagina Facebook e approdando, da pochi giorni, anche su Twitter.
Quel che ci mancava era un blog attraverso il quale far conoscere meglio la "mission" della nostra associazione, approfondendone le diverse attività con le quali si concretizza e dando luogo, se possibile, ad un proficuo scambio di idee, valutazioni e proposte sui temi dell'ambiente, della promozione sociale, degli sport marinareschi, della cultura e della promozione del mare, delle acque interne, della marineria italiana e dei tanti mestieri che hanno, nel mare, la loro ragion d'essere.
Anche questo blog, come del resto le nostre pagine Facebook e Twitter, è affidato alla buona volontà dei nostri soci che collaborano con la Presidenza Nazionale e, pertanto, confidiamo nella comprensione di tutti i lettori e in particolare di quelli che non sono soci della Lega Navale Italiana per le eventuali imprecisioni che dovessero caratterizzare i nostri post e per i quali ci aspettiamo di ricevere commenti anche critici.