Mercoledì
4 marzo una rappresentanza dei Delegati regionali della Lega Navale Italiana è
stata ricevuta dal Ministro della Difesa Senatrice Roberta Pinotti. L’incontro
era stato richiesto per poter informare il Ministro sullo stato in cui versa l‘Associazione
a seguito della mancata nomina dei vertici associativi. Presenti, con il
Ministro, il Capo Gabinetto Gen.le Gian Luigi De Leverano ed il Consigliere del Ministro per le
relazioni istituzionali ed esterne dott. Simone Mazzucca, i componenti la
delegazione Ennio Abate, Federico Biroli, Ingrid Crabuzza, Mimì De Rose, e
Spyros Mazarakis, hanno rappresentato al Ministro la gravità della situazione
conseguente al fatto che dal marzo del 2014 la Lega Navale è priva del
Presidente e del Vice Presidente Nazionali e che la mancata nomina ha
praticamente paralizzato l’attività dell’Associazione. Sottolineata l’urgenza
che si provveda alla nomina, hanno auspicato che, attraverso il possibile
superamento del Decreto Madia, si eviti anche di interrompere il tradizionale
rapporto tra la Lega Navale Italiana e la Marina Militare. Il Ministro Pinotti
ha seguito con grande attenzione quanto sostenuto dalla delegazione ed ha
manifestato la massima disponibilità sua e del Ministero ad approfondire le
argomentazioni contenute nel dettagliato promemoria che Le è stato consegnato.
Di seguito il promemoria consegnato all' On. Senatrice Roberta Pinotti
La Lega Navale Italiana è stata costituita nel
1897: ha quindi quasi centoventi anni di vita.
Fondatori furono alcuni illuminati uomini della
Marina Militare che sentirono la necessità di trasferirne i valori nell’ambito
civile.
Gode del Patrocinio del Presidente della
Repubblica.
E’ un Ente Pubblico non economico a base associativa.
La norma fondante del suo Statuto, riordinato con
Decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti dd. 21 maggio 2012, è contenuta nel Testo Unico
dell’Ordinamento Militare.
I soci sono circa 60.000 (e relative famiglie); le
Sedi sono circa 250, ubicate sull’intero territorio nazionale; le basi nautiche
sono un centinaio.
Al Registro Naviglio LNI sono iscritte circa
15.000 unità.
Il personale amministrativo, di assistenza alle
basi nautiche ed istruttore supera le mille unità.
Il Presidente Nazionale è nominato con Decreto del
Presidente della Repubblica secondo le procedure di cui all’art. 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400; resta in carica
tre anni, ha la rappresentanza legale dell’Ente e svolge i compiti previsti
dall’art. 12.1 dello Statuto.
Il Vice Presidente Nazionale è nominato con
Decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, secondo le procedure della legge 24 gennaio
1978, n. 14, resta in carica tre anni, coadiuva il Presidente Nazionale e, ai
sensi dell’art. 12.2 dello Statuto, lo sostituisce in caso di assenza o
impedimento.
L’articolo 2 dello Statuto sociale recita:
La LNI, nell’ambito dei propri fini istituzionali:
a) svolge servizi di pubblico interesse, a norma
dell’art. 1 della legge 20 marzo 1975, n. 70 e successive modificazioni;
b) si ispira ai principi dell’associazionismo,
sanciti dalla legge 7 dicembre 2000 n. 383, al fine di svolgere attività di
promozione e utilità sociale;
c) promuove iniziative di protezione ambientale agli
effetti della legge 8 luglio 1986, n. 349;
d) promuove e sostiene la pratica del diporto, degli
sport marinareschi e delle altre
attività di navigazione, concorrendo all’insegnamento della cultura nautica, ai
sensi del decreto legislativo 18 luglio 2005, n.171;
e) collabora
con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla definizione di
adeguati parametri qualitativi in materia di formazione dei candidati agli esami per il conseguimento delle patenti
nautiche in qualità di centro di istruzione per la nautica da diporto, ai sensi del decreto del Ministro delle
infrastrutture e trasporti 29 luglio 2008, n. 146;
f) svolge attività culturale, promuove e sviluppa
corsi di formazione professionale, nel quadro della vigente normativa.
Le finalità dell’Ente sono pertanto così
sintetizzate:
- diffusione
della Cultura (in
particolare del mare e acque interne)
e delle
tradizioni nautiche;
- promozione
sociale (in
particolare per i disagiati fisici, psichici, sociali);
- tutela
ambientale (in
particolare quella marina in diretta collaborazione con le aree marine protette
e le Autorità marittime);
-
Esercizio
dell’attività sportiva dilettantistica ed agonistica.
Dette finalità sono prioritariamente
indirizzate al mondo giovanile.
Dal mese di marzo 2014 l’Associazione è priva del
Presidente e del Vice Presidente Nazionali, per scadenza del mandato.
Da ciò consegue l’impossibilità di:
-
approvare il
Bilancio consuntivo 2014;
-
approvare il
Bilancio preventivo 2015;
-
convocare il
Consiglio Direttivo Nazionale;
-
convocare l’Assemblea
Generale dei Soci (normalmente entro il mese di aprile);
-
istituire
nuove Delegazioni;
-
nominare i
Commissari per i casi previsti dallo Statuto;
-
nominare gli
Esperti Velisti di cui all’art. 29 del Codice del Diporto;
- formulare
programmi a livello nazionale ed impartire direttive alle Strutture Periferiche in ambito
di attività sportive, con il mondo scolastico e con quello delle disabilità;
-
assegnare
contributi alle Strutture Periferiche per attività ed infrastrutture:
-
pubblicare la
Rivista nazionale, per cessazione dell’incarico del Direttore responsabile.
Tali criticità sono state puntualmente
evidenziate anche dal Collegio dei Revisori dei Conti che, nel verbale della
riunione del 22 gennaio 2015, segnala “l’impossibilità di espletare i compiti
spettanti al Presidente, elencati all’art. 12 del citato Statuto, che non
possono essere assolti da altri, se non dal Vice Presidente, anch’esso non
nominato, di fatto blocca tutte quelle attività gestionali che presuppongono
l’attività di direzione”.
Soluzioni proposte:
- Superare il D.L.
24 giugno 2014 n. 90, art. 6 (Divieto
incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza - Decreto Madia) che, a nostro avviso, non
si applica alla LNI perché:
- la LNII è Ente Pubblico a base associativa;
- la LNI non incide sulla finanza pubblica in quanto dall’anno 2014 è stata espunta dal novero dei beneficiari dello stanziamento iscritto nel bilancio di previsione della Difesa;
- a conferma, la LNI non figura nell’elenco redatto annualmente dall’ISTAT, di cui all’art. 1, comma 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196;
- il Presidente Nazionale è nominato da un organo costituzionale (Presidente della Repubblica). (A sostegno di quanto sopra rappresentato, soccorre la Circolare n. 6/2014 dd. 4.12.2014 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione).
-
Assicurare continuità
al rapporto con la Marina:
- secondo tradizione, i Presidenti Nazionali sono stati sempre scelti tra gli ex appartenenti alla Marina Militare. I più recenti (dalla fine della seconda guerra mondiale )sono: C.Amm. Albert Lais (1944-1948), Amm. Paolo Maroni (1948-1950), Amm. Bruto Brivonesi (1950-1960), Amm. M.O. Luigi Durand de La Penne (1960-1979), Amm. Filippo Ferrari Aggradi (1979-1982), Amm Mario Bini (1982-1989), Amm, Sq.Giasone Piccioni (1989-1995), Amm. Sq. Angelo Mariani (1998-2005), Amm. Sq. Marcello De Donno (2005-2011), Amm. Sq Franco Paoli (2011-2014).
- la Lega Navale ha trattenuto di fatto sempre uno stretto collegamento con la Marina Militare, di cui si sente l’interprete nell’ambito civile;
- è per questo motivo che lo Statuto vigente prevede che la nomina del Presidente Nazionale e del Vice Presidente Nazionale competa al Presidente della Repubblica ed ai Ministri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti;
- altrimenti non solo verrebbe sfregiata una consolidata tradizione ma verrebbe vulnerata una primaria finalità dello Statuto e verrebbe meno il principio che giustifica la nomina del Presidente ad iniziativa ministeriale e non attraverso l’elezione in sede assembleare.
-
Provvedere urgentemente
alla nomina dei Vertici
- per l’intero triennio previsto dallo Statuto, sia pure a titolo gratuito, tra soggetti proveniente dallo Stato Maggiore della Marina;
- in via del tutto subordinata, si suggerisce di verificare la possibilità di designare soggetti non ancora a riposo;
- in ulteriore subordine, andrebbe verificata la possibilità di superare l’impasse mediante eventuale ricorso ad un apposito decreto legge o altro analogo provvedimento.
In rappresentanza dei Delegati
regionali:
Ennio Abate Delegato regionale per il Triveneto
Federico Biroli Delegato
regionale per la Liguria
Ingrid Crabuzza Delegato
regionale per la Sardegna
Mimì Roberto De Rose Delegato
regionale per le Marche e l’Emilia Romagna
Spyros Mazarakis Delegato regionale per il Lazio e l’Umbria
Roma, 4
marzo 2015